Bergamo e il castello di Malpaga - Aglaia Viaggi

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Bergamo e il castello di Malpaga

Ritrovo dei partecipanti davanti alla scuola e trasferimento in pullman granturismo a Cavenago per la visita al Castello di Malpaga. Ha un aspetto imponente e minaccioso. Una volta era il centro del Principato di fatto che Bartolomeo Colleoni, Capitano Generale di Venezia, si era costruito. Il condottiero acquistò nel 1456, dal Comune di Bergamo, il castello diroccato di Malpaga con l'intenzione di farne la propria residenza ed il centro del suo dominio. Lo ristrutturò e lo trasformò rendendolo un’inespugnabile fortezza, campo di alloggiamento per i suoi soldati e magnifica residenza. Al termine della visita, trasferimento a Bergamo e visita della città alta. Bergamo alta è una città medioevale, circondata da bastioni eretti nel XVI secolo, durante la dominazione veneziana, che si aggiunsero alle preesistenti fortificazioni al fine di renderla una fortezza inespugnabile. Bergamo è tuttora una delle quattro città italiane (assieme a Ferrara, Lucca e Grosseto), il cui centro storico è rimasto completamente circondato dalle mura che, a loro volta, hanno mantenuto pressoché intatto il loro aspetto originario nel corso dei secoli. Al termine, rientro a scuola con arrivo previsto nel tardo pomeriggio.

COLLEONI E IL CASTELLO DI MALPAGA

Bartolomeo Colleoni nacque a Solza, nei pressi di Bergamo, nel 1400. Durante le guerre tra i Visconti e gli Sforza di Milano, combatté per la Repubblica di Venezia, alleata degli Sforza, ma non esitò ad attuare improvvisi cambiamenti di parte, che gli valsero numerosi sospetti e periodi di prigionia. Dopo la pace di Lodi del 1454, si pose nuovamente al servizio di Venezia e ottenne il comando supremo dell'esercito ma poco più tardi venne relegato nel castello di Malpaga per il timore di nuovi tradimenti. Nell'ultima campagna militare alla quale partecipò fu a capo di un esercito di fiorentini, esiliati dai Medici con cui, probabilmente, progettava di conquistarsi una signoria nel Nord Italia. Sconfitto, si ritirò di nuovo a Malpaga, dove visse gli ultimi anni sotto la sorveglianza del governo veneziano.

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