Carcassonne, la città turrita
Viaggio nel sud-ovest della Francia
1° giorno
Ritrovo dei partecipanti davanti alla Scuola e partenza in pullman granturismo per Avignone, famosa città provenzale tutta racchiusa entro una cerchia di mura. Pranzo libero lungo il percorso. Arrivo e visita della città. Il Rodano fa quasi un anello e la città vi cresce all’interno, tra il verde che prolifica rigoglioso sulle sponde del fiume, circondando il Palazzo papale, simbolo della città e di un periodo storico molto importante. Le attuali mura della città sono lunghissime, alte circa otto metri e circondate da una sorta di palude dalle acque profonde. Sono sette le entrate che permetto l’accesso in città. Avignone fu città papale per circa 70 anni come appunto testimonia il grandioso Palazzo dei Papi. E’ da qui che inizia la visita della città, dal più importante palazzo gotico d’Occidente, attraverso le 25 sale e gli appartamenti privati del papa con affreschi e decori inestimabili. Nella stessa piazza, vasta e scenografica, si trova il Museo del Palazzo Piccolo che conserva una notevole collezione di opere pittoriche del Rinascimento italiano. Al termine, visita ai resti del celebre Ponte St-Bénézet. Proseguimento per Carcassonne. Sistemazione in hotel. Cena. Pernottamento.
2° giorno
Dopo la prima colazione, visita della famosa città medioevale detta la “merveille du Midi”, una delle fortezze più grandi d’Europa, perfetto esempio di architettura militare medioevale. Il borgo è chiuso da un doppio giro di mura merlate, difese da 50 torri a tetto conico. Il castello comitale, che si trova al centro del borgo, è un edificio quadrangolare da cui si gode un immenso panorama sui Pirenei. All'inizio del 1200, nei domini del visconte di Carcassonne, Raimond Roger Trencavel, convivevano culture e religioni differenti (arabi, giudei, cattolici e catari) ma quando, nel 1209, papa Innocenzo III indisse la crociata contro l'eresia catara queste terre furono teatro di numerosi eccidi e, dopo la città di Beziers, anche Carcassonne cadde sotto gli attacchi di Simon de Montfort IV che ne divenne il nuovo visconte. Nel 1226 re Luigi VIII incorporò Carcassonne nel regno di Francia e le difese della città furono considerevolmente rinforzate a partire dal 1240 sotto il regno di Luigi IX il santo, figlio di Bianca di Castiglia. Cena. Pernottamento.
3° giorno
Dopo la prima colazione, trasferimento ad Albì, dove tra il XII e il XIII secolo si sviluppò il movimento ereticale dei Catari, contro i quali venne attuata la nota “crociata contro gli Albigesi” (1209-1229). Visita della città: Cattedrale di Santa Cecilia, una poderosa costruzione con l’aspetto di una fortezza medioevale, Palazzo della Berbie, sede del Museo Toulouse-Lautrec che raccoglie più di mille opere del famoso pittore albigese. Pranzo libero. Nel pomeriggio, proseguimento della visita. Rientro a Carcassonne per la cena e il pernottamento.
4° giorno
Dopo la prima colazione, trasferimento a Montpellier, città tra i fiumi Lez ad est e Mosson a ovest. Sosta per una breve visita dell’animata capitale della regione Linguadoca-Rossiglione: le Peyrou, ampia terrazza rettangolare preceduta da un arco di trionfo dedicato a Luigi XIV, boulevard Enrico IV, cattedrale di St-Pierre. Nella rue Jean-Moulin chiamata «Grand' rue» vi è la casa natale del famoso partigiano francese. Pranzo libero. Proseguimento del viaggio di rientro con arrivo a scuola in tarda serata.
Henri de Toulouse-Lautrec
Henri Marie Raymond de Toulouse-Lautrec nacque nel 1864 ad Albi. Dopo aver ottenuto la maturità nel 1881, si recò a Parigi da René Princetau, pittore di animali, e l’anno seguente entrò nello studio di Fernand Cormon, dove frequentò vari pittori e conobbe Vincent Van Gogh, di cui divenne amico e il cui ritratto è una delle sue migliori prime opere. Nel 1884 si trasferì da amici a Montmartre, luogo che fu un'inesauribile fonte di ispirazione e in cui aprì, nel 1886, un proprio atelier di pittore. Frequentò assiduamente cabaret, caffè e, sin dalla sua fondazione nel 1889, divenne ospite fisso del Moulin Rouge, al cui ingresso faceva mostra di sé la sua opera "Cavallerizza acrobata al circo Fernando" e per il quale realizzò il "Ballo al Moulin Rouge”. Molti dei personaggi del cabaret, tra cui La Goulue, Yvette Guilbert, la ballerina Jane Avril, il proprietario di cabaret Aristide Bruant, Valentin le Désossé, furono resi immortali grazie ai suoi quadri e ai suoi manifesti.