Cesare Battisti e l'irredentismo trentino
1° giorno
Ritrovo dei partecipanti davanti alla scuola e partenza in pullman granturismo per Trento. Pranzo libero. Visita del Castello del Buonconsiglio, il più importante monumento di carattere non religioso della provincia. Residenza dei Principi Vescovi dalla fine del XIII secolo fino alla secolarizzazione dell'episcopato avvenuta nel 1803, fu originariamente costruito con funzioni prettamente difensive. L'aspetto militare del Castello subì attraverso i secoli profonde modifiche che lo trasformarono in uno dei maggiori complessi fortificati residenziali urbani delle Alpi. Nel Castello del Buon Consiglio si svolsero le tragiche vicende degli ultimi mesi di vita dell’irredentista trentino Cesare Battisti. Qui ebbero luogo infatti il processo e l’esecuzione della sua condanna a morte. La sala del Tribunale (la cinquecentesca “Stua della Famea”) fu sede del processo e, dopo la sentenza di condanna a morte per alto tradimento, Cesare Battisti e gli altri irredentisti Filzi e Chiesa vennero condotti nelle celle ricavate nel loggiato. La sentenza venne eseguita nel prato tra il castello e le mura poste ad est (la cosiddetta “Fossa dei Martiri”). Il 19 maggio 1916 venne fucilato il sottotenente roveretano Damiano Chiesa, volontario nell’esercito italiano; il tenente Cesare Battisti e il sottotenente Fabio Filzi vennero impiccati il 12 luglio successivo. Al termine, trasferimento sul Doss Trento, dove sorge il Mausoleo di Cesare Battisti. Fu progettato dall'architetto Ettore Fagioli nel 1935 e inaugurato il 26 maggio di quell'anno, con una cerimonia a cui prese parte il re Vittorio Emanuele III. Del complesso monumentale di Doss Trento fa parte anche il Museo Storico degli Alpini, nel quale sono esposti cimeli, armi, fotografie e documenti relativi alla storia del Corpo, di cui molti riferiti alla Grande Guerra. Trasferimento in hotel e sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.
2° giorno
Dopo la prima colazione, trasferimento al Museo Caproni. Fondato dal trentino Gianni Caproni, pioniere dell’aviazione, espone una collezione di rilievo mondiale di aeromobili storici, documenti, cimeli ed opere d’arte sulla storia del volo. Una sezione espositiva riguarda la Grande Guerra, nella quale Gianni Caproni ebbe un ruolo di primo piano. Sono conservati, tra l’altro, disegni e diversi frammenti originali dei bombardieri trimotori Caproni e sono presenti l’Ansaldo A.1 di Natale Palli e lo SVA5 di Gino Allegri, della squadriglia “La Serenissima”, che il 9 agosto 1918 partecipò al “volo su Vienna”, clamorosa impresa ispirata e guidata da D’Annunzio. Il profondo legame instauratosi fra Caproni e Gabriele D’Annunzio, autore del motto dell’azienda “Senza cozzar dirocco”, è documentato da carteggi autografi e fotografie. Di un altro protagonista della Grande Guerra, Francesco Baracca, il Museo espone fotografie originali e cimeli legati alla sua tragica fine nel 1918. Pranzo libero. Nel pomeriggio, breve visita del centro storico di Trento e dei suoi antichi palazzi rinascimentali. A l termine, viaggio di ritorno con arrivo a scuola previsto in serata.
TRENTINI IN GUERRA
Figlio di un commerciante, Cesare Battisti nacque a Trento nel 1875. Nel 1893 s'iscrisse alla facoltà di lettere di Firenze dove si laureò. Nel 1911 venne eletto deputato alla Camera di Vienna e si adoperò per ottenere l'autonomia amministrativa del Trentino dall'Impero austriaco. Scoppiata la prima guerra mondiale, si stabilì a Milano, sviluppando un intenso programma interventista con discorsi di propaganda tenuti nelle principali città italiane. Dopo l'ingresso dell'Italia in guerra si arruolò nel 5º reggimento alpini partecipando valorosamente a più azioni di guerra, ma nel mese di maggio del 1916 fu fatto prigioniero sul monte Corno. Riconosciuto dal suo conterraneo Bruno Franceschini, soldato dell’esercito austro-ungarico, e sottoposto a giudizio marziale, fu condannato all'impiccagione.