Le Idrovore di Ca’ Vendramin
Un esempio di archeologia industriale nel settore
della bonifica territoriale meccanizzata
1° giorno
Ritrovo dei partecipanti davanti alla scuola e partenza in pullman granturismo per Taglio di Po, nel Delta del Po, in provincia di Rovigo. Visita dell’impianto idrovoro di Ca’ Vendramin, realizzato nei primi anni del Novecento per sollevare le acque del territorio dell'isola di Ariano, immetterle nel canale Veneto e convogliarle in mare in prossimità della foce del Po di Goro. Per fare ciò, furono istallate quattro pompe in grado di sollevare complessivamente 11.000 litri/secondo, con motrici a vapore, prodotto dalla combustione del carbone. Pranzo libero. Nel pomeriggio, visita dell’Abbazia di Pomposa. La millenaria abbazia benedettina di Pomposa sorge lungo la Strada Romea, l'antica via dei Pellegrini medievali, nel tratto tra il Po di Goro e quello di Volano. Il monastero comprende oggi la Basilica con l'Atrio, il Campanile romanico, la Sala del Capitolo, la Sala a Stilate, il Refettorio, il Dormitorio ed il Palazzo della Ragione. Questi edifici ospitarono nel Medio Evo un centro di spiritualità e cultura tra i più importanti al mondo. Ebbe soprattutto grande importanza per la conservazione e la diffusione della cultura classica grazie ai monaci amanuensi che vi risiedevano. Al termine, trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.
2° giorno
Dopo la prima colazione, trasferimento alla Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola per la visita guidata dell’area che, con una superficie di oltre mille ettari, rappresenta uno degli ultimi e meglio conservati residui di bosco di pianura, memoria delle antiche foreste che si trovavano fino a qualche secolo fa lungo la costa adriatica. Il terreno è di origine alluvionale e presenta un andamento irregolare, sintomo della presenza di antiche dune, che a tratti formano dei ristagni d'acqua, con vegetazione palustre. Un tempo il bosco, circondato da paludi, accoglieva numerose varietà di uccelli, tipici delle zone umide; la drastica riduzione della fauna, causata dalle opere di prosciugamento, è stata frenata con la realizzazione di una zona umida all'interno del bosco, chiamata Elciola, chiusa generalmente al pubblico dove trovano rifugio uccelli acquatici migratori come gli anatidi e gli aironi. Pranzo libero. Nel pomeriggio, inizio del viaggio di ritorno con arrivo a scuola previsto in serata.
La storia dell’impianto
Le idrovore, strumento fondamentale per la bonifica meccanizzata, rappresentano oggi esempi stupendi di archeologia industriale; tra queste l'impianto idrovoro di Ca' Vendramin è, nel Delta, sicuramente il più significativo. I lavori, iniziati nel 1900, ebbero termine nel 1903 e furono collaudati nel 1905. L'impianto idrovoro di Ca' Vendramin fu progettato considerando un dislivello fra il pelo d'acqua dell'emissario e quello del canale d'arrivo all'idrovora di 1,128 m. in condizioni di marea ordinaria e di 1,705 m. in condizioni di marea burrascosa. Nel 1921, l'impianto fu trasformato parzialmente in elettrico, mentre una turbina alimentava due piccole idrovore poste a 4.700 m. dall'idrovora principale che servivano alla bonifica del bacino inferiore. L'impianto idrovoro di Ca' Vendramin assolse alle sue funzioni fino alle disastrose alluvioni del Po di Goro del 1957 e del 1960, a seguito delle quali, ed in conseguenza del fenomeno di subsidenza del terreno, il regime idraulico del territorio venne totalmente sconvolto.