Ricordi della Grande Guerra a Gorizia e Udine
1°giorno
Ritrovo dei partecipanti davanti alla scuola e partenza in pullman granturismo per Gorizia. Pranzo libero lungo il percorso. Gioiello architettonico asburgico e meta vacanziera a fine '800 dell'aristocrazia e dell'alta borghesia, Gorizia nel 1915 divenne un teatro di scontri durissimi tra i due eserciti. Per oltre un anno gli austro-ungarici riuscirono a difenderla grazie alle postazioni installate sulle alture attorno alla città, prima fra tutte il Monte Calvario. Itinerario in pullman che comprende i punti più significativi legati alle vicende della Grande Guerra. Al termine, visita del Museo della Grande Guerra nei pressi del Castello e dell'Ossario di Oslavia. Il grande monumento funebre sorge nell'omonima frazione della città isontina ed è facilmente raggiungibile dal Ponte del Torrione seguendo le indicazioni per Piuma e Oslavia. Partenza per Udine e arrivo in albergo. Cena e pernottamento.
2°giorno
Durante la Prima Guerra Mondiale Udine ospitò il Comando Supremo, l’abitazione del generale Cadorna e tutta una serie di comandi, che trasformarono la città in un nodo logistico strategico nello smistamento di materiali, mezzi e uomini verso le prime linee del fronte. In aggiunta a una popolazione di circa 47 mila abitanti, giunsero a Udine migliaia di militari, fra soldati e borghesi militarizzati. Il potenziamento della macchina bellica e dell’assistenza sanitaria comportò l’installazione di un consistente numero di presídi militari fra i quali il laboratorio d’aeronautica, l’officina del parco automobilistico, il magazzino viveri, i forni Weiss, lo scalo militare, i depositi munizioni e benzina, il laboratorio di artiglieria, diversi ospedali da campo e un lazzaretto. I due Comandi tappa erano il cuore della città di allora, in quanto provvedevano all’avviamento dei drappelli e degli ufficiali, all’internamento dei prigionieri di guerra e alla requisizione degli alloggi. Pranzo libero. Nel pomeriggio, rientro a scuola.
Itinerario di guerra
A Udine si snoda un interessante itinerario tra il centro e la cima del monte. La visita inizia nei pressi della frazione di Lucinico: poco dopo il Ponte 8 agosto si percorre il Viadotto Ragazzi del 99 fino ad uno svincolo a destra che porta su via Madonnina del Fante e al sottopasso ferroviario Aurelio Baruzzi, luogo di un importante azione avvenuta il 7 agosto 1916, il giorno prima della conquista di Gorizia. Tornati indietro di pochi metri, si svolta a destra in Via delle Grappate e si continua sempre dritti, oltrepassando un secondo sottopassaggio. Da questo punto ci si ritrova in Via delle Chiese Antiche che inizia a salire fino alla vetta del Calvario (240 metri s.l.m.). La sommità fu il cuore della difesa austro-ungarica in prima linea. Oggi non esiste più nulla delle postazioni militari ma si possono vedere tre monumenti che commemorano i soldati italiani: l'Obelisco dedicato ai vari reparti che qui hanno combattuto, lo spiazzo con Tre Croci ed il Cippo dedicato ai volontari giuliani. Dalla cima si prosegue lungo Via delle Chiese Antiche fino ad incrociare sulla propria destra la Strada Giuliano-Trentini Volontari Irridenti. Dopo averla percorsa per 250 metri sono ben visibili i cipressi che segnalano la tomba di Scipio Slataper, una delle poche salme della Grande Guerra mai trasferite in un sacrario o in un ossario. Si scende poi gradualmente di quota e si raggiunge Via Ponte del Torrione. L'itinerario a questo punto prosegue nel cuore della città, ricca di monumenti in memoria della Grande Guerra e dei suoi protagonisti. Si attraversa il Ponte del Torrione, dove vi è il Monumento alla Sesta Battaglia dell'Isonzo, e si percorre Via XX settembre che porta in centro. Qui, lungo i bei viali alberati e le case di gusto mitteleuropeo, si possono scoprire dei monumenti all'interno del Parco della Rimembranza o nei Giardini Pubblici, dove all'ombra di alberi secolari sono visibili le statue dedicate ad Enrico Toti, al Fante e il busto di Giorgio Bombi. In Via Gabriele d'Annunzio infine è visibile una targa ed un busto dedicati al poeta e soldato italiano.