Sirmione e il Vittoriale
Nel corso della sua esistenza Gabriele d'Annunzio abitò diverse dimore: dalla casa natia di Pescara al villino Mammarella di Francavilla, dalla Capponcina di Settignano allo chalet di Arcachon in Francia, dalla Casetta Rossa sul Canal Grande al Vittoriale di Gardone, la sua ultima residenza.
Ritrovo dei partecipanti davanti alla scuola e partenza in pullman per Gardone Riviera per la visita del Vittoriale, dove Gabriele D’Annunzio morì nel 1938. Il "Vittoriale degli Italiani" è una sorta di cittadella monumentale ristrutturata fra il 1921 e il 1938 dall'architetto Gian Carlo Maroni al quale il poeta affidò il compito di chiudere le sue "memorie in una custodia di pietra". Il complesso di edifici ai quali si giunge attraversando vie e piazze è circondato da una cerchia di mura. Subito dopo il doppio arco d'ingresso affacciato sul Lago di Garda vi è il grande Anfiteatro, più in là due piazze, l'Esedra e la piazzetta Dalmata, conducono alla Prioria, all'edificio degli Archivi dove sono conservati i manoscritti dannunziani, all'Ala di Schifamondo (che comprende l'Auditorium con la mostra fotografica, l'aereo SVA 10 del volo su Vienna e un percorso didattico su d'Annunzio e il Vittoriale) e al Museo di Guerra il cui allestimento valorizza il ricco patrimonio storico legato all'esperienza militare di G. D'Annunzio. Pranzo libero. Nel pomeriggio, trasferimento a Sirmione e visita del borgo (Rocca Scaligera, S. Maria Maggiore, Grotte di Catullo). Al termine, inizio del viaggio di ritorno con arrivo alla scuola previsto in serata.
Le Grotte di Catullo
In cima al promontorio della penisola di Sirmione, si trova la più grande villa signorile romana dell'Italia Settentrionale, detta le "Grotte di Catullo" in quanto è stata forse una delle residenze del famoso poeta latino Catullo. Costruita dalla ricca e potente famiglia veronese dei Valerii, si estendeva su un'area di quasi due ettari, con imponenti fondazioni scavate nella roccia. Attualmente l'antico piano nobile (il più alto) è pressoché scomparso, mentre sono ancora visibili i due livelli inferiori. Nel corso del Medioevo e dell'età moderna i paesani di Sirmione usarono parte delle mura come materiale di costruzione per la case locali e solo nel secolo scorso la villa è stata oggetto di importanti interventi di restauro.