Viterbo, città dei Papi
I Monti Cimini e il Parco dei Mostri
1° giorno
Appuntamento davanti alla scuola e partenza in pullman granturismo per Viterbo, con soste lungo il percorso. Viterbo è la città laziale che meglio ha mantenuto il suo carattere medioevale. Il suo nucleo storico è racchiuso entro una cinta muraria scandita regolarmente da torri. Il suo edificio più rappresentativo è il Palazzo Papale del XII secolo, ove si tennero numerosi conclavi. Significative anche la Cattedrale, la Fontana Grande — la più bella fra le numerose fontane cittadine — e le Chiese di Santa Maria della Verità e di San Francesco. Cena e pernottamento.
2° giorno
Dopo la prima colazione, trasferimento a Soriano nel Cimino, un borgo di antichissime origini che conserva ancora palazzetti d’epoca medievale e il Castello Orsini del XIII secolo. Proseguimento per Ronciglione: visita dell’antico borgo che conserva l’assetto urbanistico medievale e splendidi palazzetti dell’epoca dei Farnese. Al termine trasferimento a Caprarola e visita all’imponente Palazzo Farnese del XVI secolo, a cui lavorarono alcuni tra i più insigni maestri italiani della metà del 1500. Passeggiata nel Parco con i suoi bellissimi giardini e nel cuore dell’antico abitato ai piedi del palazzo percorrendo la scenografica “via dritta”. Si raggiunge il borgo di Capranica, arroccato su una rupe a schiena d’asino, che conserva nobili palazzi e antiche chiese. Rientro a Viterbo facendo il giro panoramico del Lago di Vico e sostando in un’area belvedere da cui si gode uno dei più bei panorami sulla conca craterica della Riserva Naturale.
3° giorno
Dopo la prima colazione, partenza per Bomarzo e visita del Parco dei Mostri, realizzato nel 1552 dall’architetto Pirro Ligorio su commissione del Principe Pier Francesco Orsini. Il giardino della “villa delle meraviglie” contiene innumerevoli statue colossali di divinità e gigantesche figure di animali mostruosi e fantastici. Pranzo libero. Al termine, rientro in sede con soste lungo il percorso.
Il Parco dei Mostri
Il Parco dei Mostri di Bomarzo è un complesso monumentale situato alle pendici di un anfiteatro naturale dove, nel XVI secolo, Vicino Orsini fece costruire alcuni monumenti che raffigurano animali mostruosi e mitologici. In un’iscrizione si può leggere: “Voi che pel mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende venite qua, dove son faccie horrende, elefanti, leoni, orchi et draghi”. Storici e filologi hanno fatto parecchi tentativi di spiegare il labirinto di simboli e hanno trovato temi antichi e motivi della letteratura rinascimentale, tratti dal Canzoniere del Petrarca e dai poemi di Ariosto e Tasso. Dopo la morte dell'ultimo principe Orsini nel 1585 il parco fu abbandonato e fu restaurato solo nella seconda metà del Novecento.