Friuli-Venezia Giulia - Aglaia Viaggi

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Friuli-Venezia Giulia

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Trieste, Aquileia, Palmanova, Redipuglia

1° giorno
Ritrovo dei partecipanti davanti alla scuola e trasferimento in pullman granturismo a Palmanova. Arrivo e visita libera della città-fortezza: la città è dotata di tre cerchie di fortificazioni, delle quali l'ultima fu portata a termine nel periodo napoleonico. Dal 1815 al 1866 la città fu dominio austriaco, poi passò all'Italia assieme al Veneto e al Friuli occidentale. Nel 1960, Palmanova è stata proclamata Monumento Nazionale. Pranzo libero. Nel pomeriggio, proseguimento per Aquileia: è una bella e ricca testimonianza del fascino e della grandezza di quello che furono i centri dell'Impero romano e di quello che poteva essere il potere della chiesa ai tempi del Patriarcato. In Età imperiale era una delle città più fiorenti della romanità, tanto da essere denominata Seconda Roma. Aquileia (che era stata fondata come colonia nel 181 a.C., in una posizione strategica poco distante dal mare Adriatico) era l'emporio dell'Impero, il luogo d'incontro per eccellenza di traffici e di scambi tra il mondo romano e i paesi danubiani. Di questi suoi splendidi tre secoli imperiali, e del precedente periodo repubblicano, Aquileia conserva ancor oggi importanti tracce che ne fanno uno dei luoghi archeologici più interessanti della regione: il porto fluviale, il foro, il circo, l'anfiteatro, il sepolcreto sulla via Annia, le fortificazioni, resti di abitazioni private, botteghe, edifici pubblici. Al termine, trasferimento in hotel e sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.

2° giorno
Dopo la prima colazione, trasferimento a Trieste e visita della città: Piazza dell'Unità d'Italia è il cuore di Trieste, dominata da bellissimi palazzi neoclassici sembra abbracciare il mare. L'atmosfera di fine Ottocento, un po' romantica e decadente, da queste parti sembra essere rimasta intatta, e ci riporta all'epoca degli eleganti caffè frequentati da personaggi di spicco della cultura mitteleuropea. In questi luoghi rivive lo spirito dell'epoca aurea di Trieste, città di confine. Sulla piazza si affacciano alcuni locali storici come il Caffè Tommaseo o il Caffè San Marco , un tempo veri e propri salotti letterari, dove si sedevano Svevo, Joyce, Saba e molti altri. Da notare il Palazzo del Municipio, realizzato dall'architetto Bruni in stile eclettico. Sui due lati della piazza sorgono, invece, il Palazzo Modello, anch'esso opera di Bruni, e la Casa Stratti che ospita il Caffè degli Specchi. Seguono il Palazzo del Governo, il Palazzo del Lloyd Triestino, l'Hotel Duchi d'Aosta ed infine il Palazzo Pitteri, simbolo del barocco triestino, davanti al quale si può ammirare la Fontana realizzata dal Mazzoleni. Attorno a piazza dell'Unità si aprono altre piazze molto rappresentative: piazza Verdi, con l'imponente Teatro , dedicato al grande compositore, e piazza della Borsa al centro della quale si distingue la statua di Leopoldo I e su cui si affaccia il Palazzo della Borsa di Trieste, oggi sede della Camera di Commercio. Centro finanziario della città che un tempo fu crocevia delle principali rotte dei commerci e degli affari, grazie all'incentivo offerto da Carlo VI d'Asburgo che fece di Trieste un Porto Franco nel 1719. Pranzo libero. Nel pomeriggio, trasferimento a San Sabba per la visita alla Risiera: l'unico esempio di lager nazista in Italia. E' monumento nazionale dal 1965. Gli occupatori nazisti, dal settembre 1943 all'aprile 1945, utilizzarono il grande complesso di edifici dello stabilimento per la pilatura del riso, costruito nel 1913 nel rione di S. Sabba, dapprima come campo di prigionia provvisorio e poi come Polizeihaftlager (Campo di detenzione di polizia). Nella Risiera vennero soppresse e bruciate tra le tre e le cinquemila persone (triestini, sloveni, croati, friulani, istriani ed ebrei) ma ben maggiore fu il numero di prigionieri (ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei) smistati verso altri campi di sterminio o di lavoro coatto. E’ stata adibita a Museo nel 1975. Sono rimaste inalterate la cella della morte e le 17 celle di detenzione. Vi trovano spazio una mostra storica  fotografica permanente e una biblioteca.

3° giorno

Prima colazione in hotel. Trasferimento in pullman a Redipuglia, il più grande Sacrario militare italiano, realizzato su progetto dell'architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni e inaugurato nel 1938, raccoglie le salme di 100.000 caduti della Grande Guerra. L'opera si presenta come uno schieramento militare con alla base la tomba del Duca d'Aosta, comandante della III Armata, e ai lati quella dei suoi generali. Alle spalle si ergono 22 gradoni che contengono le salme dei caduti noti. Nell'ultimo gradone in due grandi tombe comuni ai lati della cappella votiva, riposano le salme di 60.000 caduti ignoti. Nella cappella e nelle due sale adiacenti sono custoditi oggetti personali dei soldati italiani e austro-ungheresi. Pranzo libero. Nel pomeriggio, inizio del viaggio di ritorno con arrivo a scuola in serata.

PALMANOVA CITTA’ FORTEZZA

La data di nascita di Palmanova, il 7 ottobre 1593, fu scelta dai maggiorenti veneziani in memoria di due importanti eventi della storia della Repubblica di Venezia avvenuti appunto il 7 ottobre: uno religioso (la ricorrenza di Santa Giustina che diventò la patrona della nuova città), l’altro storico (la vittoria di Lepanto del 1571). Palmanova è dotata di nove baluardi ed è una delle più famose città a forma di stella. È stata notevolmente influenzata dalla teorizzazione rinascimentale della città ideale e dalla relativa cultura architettonica. L'intera città è circondata da mura e fossati per circa sette chilometri e sei strade si irraggiano dal grande spazio aperto esagonale posto al centro della città.

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