La coltura dei frutti di bosco - Aglaia Viaggi

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La coltura dei frutti di bosco

La coltura dei frutti di bosco

piccoli frutti per una grande organizzazione trentina

1° giorno
Ritrovo davanti alla scuola e trasferimento in pullman granturismo a Besenello, nei pressi di Rovereto, per visitare Castel Beseno, il più grande complesso fortificato del Trentino, appollaiato su una collina e ben visibile dall’autostrada del Brennero. Nel 1973 i conti Trapp lo donarono alla Provincia autonoma di Trento che l’ha accuratamente restaurato. Al termine, proseguimento per Levico Terme e sistemazione in albergo. Cena e pernottamento.

2° giorno
Dopo la prima colazione, visita guidata ad un’azienda della cooperativa Sant’Orsola, la principale realtà italiana del settore della coltura dei frutti di bosco con sede a Pergine Valsugana, pochi chilometri a est di Trento. Sant'Orsola riunisce più di 1.200 aziende agricole familiari e professionali specializzate nella produzione e nella commercializzazione di fragole, ciliegie tardive e piccoli frutti (lamponi, more, mirtilli, ribes rossi e bianchi, fragoline, uva spina, baby kiwi). Nel pomeriggio, proseguimento per la Valle di Non e visita ad un meleto con la guida di un esperto che illustra tutte le caratteristiche della coltura del melo. Trasferimento in albergo per la cena e il pernottamento.

3° giorno
Dopo la prima colazione, visita guidata ad un caseificio sociale dove si produce il Trentingrana, un formaggio di montagna ottenuto dopo un stagionatura di 18/20 mesi. Al termine, visita di un’antica segheria veneziana, utilizzata nei secoli scorsi per lavorare il legno  con la forza motrice dell’acqua. In passato le segherie ad acqua in Val di Non erano numerose sia per l'estensione dei boschi e quindi per l'abbondanza del legname sia per i molti torrenti. Al termine, viaggio di ritorno, con arrivo previsto in serata.

UNA SENTINELLA A GUARDIA DELLA VAL D’ADIGE
Castel Beseno sorge su una collina che domina la Valle dell’Adige. Grazie a questa sua posizione, per secoli ha avuto un’importante funzione di controllo dei transiti lungo la valle ed è stata teatro di eventi bellici, tra cui la battaglia di Calliano del 1487 fra Tirolesi e Veneziani comandati da Roberto Sanseverino.
Castel Beseno è caratterizzato da grandi bastioni lunati risalenti al Cinquecento. Il portone era munito di ponte levatoio ed entrando nel palazzo si osservano, nel primo cortile, tre cannoniere. Nella piazza grande la casetta della polveriera funge oggi da sala per le informazioni e la proiezione di audiovisivi. A lato si erge la torre dell'orologio. Superando la parte centrale del Castello si arriva alla residenza dei castellani. Il complesso feudale, comprendeva in origine tre nuclei turriti in corrispondenza dei due rilievi estremi della collinetta. Nel terzo si trovano la Casa del Vescovo e il Palazzo Nuovo.


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