La Vespa, un mito italiano - Aglaia Viaggi

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La Vespa, un mito italiano

La Vespa, un mito italiano

Pisa, Firenze, Siena, Coverciano

1° giorno

Ritrovo dei partecipanti davanti alla scuola e partenza in pullman granturismo per Pisa. Arrivo e visita della città. Fondata dai Liguri e abitata poi dagli Etruschi, deve la sua nascita come città ai Romani, della cui epoca ci resta la pianta a scacchiera della città vecchia. Nell'alto medioevo fiorì divenendo un importante polo di scambi commerciali e potente Repubblica marinara. Del suo tanto glorioso passato, Pisa offre al visitatore i suoi luminosi lungarni, cinti di nobili palazzi rinascimentali serrati fra loro, una ragnatela di piccoli vicoli medievali e la verde Piazza dei Miracoli che riunisce i quattro capolavori del romanico pisano: il Duomo, la cui candida facciata è scandita da colonne e logge e ornata da statue; nel 1152 venne iniziato il Battistero, nel 1173 il campanile (ben più noto come Torre Pendente) e nel 1278 il Camposanto Monumentale. La sola vista della piazza vale di per sé il viaggio. Bello è anche solo sostare sull'ampia distesa erbosa a goderne gli effetti scenografici. Al termine, trasferimento a Pontedera per la visita libera al Museo Piaggio, che ospita in Esposizione Permanente le collezioni Piaggio, Vespa e Gilera. Pezzi unici, originali, affascinanti, a volte curiosi, che hanno contribuito a fare la storia dei trasporti italiana e mondiale. Al termine, trasferimento in hotel e sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.


2° giorno

Prima colazione in hotel. Trasferimento in pullman a Firenze. Arrivo ed inizio della visita della città dal luogo più rappresentativo, simbolo dei fasti e del potere della famiglia de' Medici: piazza della Signoria, scenario degli scontri fra guelfi bianchi e neri nel Duecento, del rogo di Savonarola nel Quattrocento, e sicuramente un museo a cielo aperto per via delle magnifiche opere che ancora oggi si possono ammirare. Visita di piazza Duomo, che per valore storico ed artistico gareggia con piazza della Signoria. Al centro l'edificio a pianta ottagonale è il Battistero, che risale al XI secolo, dedicato a San Giovanni, patrono della città. Di particolare bellezza sono le porte fra cui la più preziosa è quella di fronte al Duomo su cui Ghiberti raffigurò scene del Vecchio Testamento. L'altro capolavoro della piazza è il Duomo, frutto di seicento anni di lavori che iniziarono alla fine del XIII secolo con Arnolfo di Cambio per proseguire con Giotto ed altri, fino alla realizzazione della facciata che risale al 1887. Capolavoro d'ingegneria è la Cupola costruita dal Brunelleschi, realizzata nel XV secolo e che misura 42 metri di diametro e 55 di altezza. La visita della piazza prosegue con il Campanile di Giotto, il cui progetto è del 1334 e l'artista vi lavorerà durante gli ultimi tre anni della sua vita. Pranzo libero. Nel pomeriggio, trasferimento a Coverciano per la visita (con audioguida) del Museo del Calcio: si potranno ammirare una raccolta di cimeli ed oggetti che rappresentano la storia del calcio (palloni, maglie, scarpe, coppe, medaglie) messi in bella mostra per comprendere e rivivere nel tempo le gesta dei grandi campioni ed attraverso questi gli avvenimenti più salienti e significativi della storia della Nazionale e della Federazione calcistica. Rientro in hotel per la cena e il pernottamento.


3° giorno

Prima colazione in hotel. Trasferimento in pullman a Siena e visita della città. L'itinerario ha inizio dalla Porta Camollia, aperta sulla strada per Firenze, l'antica Via Francigena. Percorrendo la via Camollia si giunge alla Lizza, il giardino pubblico ingrandito e ristrutturato nel 1872, su cui si affaccia il Forte di Santa Barbara, fatto costruire nel 1560 da Cosimo I de' Medici dopo la conquista fiorentina di Siena. Dalla Lizza si giunge alla novecentesca Piazza Matteotti, quindi per via Curtatone fino alla Chiesa di San Domenico, con bellissima vista del Duomo e del campanile. Risalendo la via della Sapienza, si incontra la Biblioteca degli Intronati, dove sono conservate preziose raccolte di manoscritti e incunaboli, e, più avanti, il Museo Archeologico Nazionale, con reperti in gran parte etruschi, di fondamentale importanza per chi vuole capire la storia delle più lontane origini del territorio. Si giunge quindi nella Piazza Salimbeni con l'omonimo palazzo del XIV secolo, restaurato e attualmente sede del Monte dei Paschi di Siena, che contiene anche l'archivio storico della banca. Pranzo libero. Nel pomeriggio, inizio del viaggio di ritorno con arrivo alla scuola previsto in serata.


IL MITO DELLA VESPA





Nel Museo Piaggio di Pontedera la Vespa è ovviamente la regina dell’esposizione. Ve ne sono moltissime: dalle Vespa più belle o rare che hanno ispirato i grandi artisti, come Salvador Dalì, a quelle "carenate" per battere i record di velocità e regolarità degli anni Cinquanta. Ma fanno bella mostra di sè anche uno straordinario treno in acciaio inossidabile, espressione della tecnologia raggiunta da Piaggio negli anni Trenta prima dell'invenzione della Vespa e i mitici motoveicoli Ciao e Ape, nelle elaborazioni più creative. Oltre alla Vespa e agli altri prodotti Piaggio, al Museo sono esposte le più belle e prestigiose motociclette della casa dei due anelli, la Gilera. Dal primo modello del 1909 ad oggi passando per quei modelli degli anni Cinquanta, come la Saturno o la Gilera 500 che hanno fatto sognare una generazione di appassionati sportivi.

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