Le acque dimenticate di Bologna - Aglaia Viaggi

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Le acque dimenticate di Bologna

Le acque dimenticate di Bologna

con visita di Modena e Parma
Questo programma molto particolare consente di conoscere le più interessanti città emiliane e soprattutto Bologna attraverso un curioso e stimolante itinerario lungo i canali che nel passato percorrevano la città.

1° giorno

Ritrovo dei partecipanti davanti alla scuola e partenza in pullman granturismo per Bologna. Sosta a Casalecchio ed inizio del nostro percorso trekking lungo i canali che nel passato percorrevano la città: il canale di Reno inizia appunto a Casalecchio, dove una chiusa devia una parte dell'acqua del fiume. Il canale attraversa scoperto l'abitato e, dopo qualche centinaio di metri, si trova la cosiddetta "casa del ghiaccio", dove venivano frantumati i blocchi di ghiaccio affinché non danneggiassero gli impianti esistenti a valle. Il canale prosegue scoperto fino alla Certosa, dove scompare alla vista fino all'ingresso in città. Qui inizia il nostro percorso a piedi: si può notare un edificio, al cui interno è ancora conservato il meccanismo ligneo a vite senza fine che serviva a sollevare la grata, anche quest'ultima conservata, che chiudeva il passaggio sul canale. All'incrocio con via Lame si trova la chiesa del Ponte delle Lame, eretta trasversalmente sopra il canale. Poco dopo, in centro alla strada, è stata da poco scoperta una parte del canale, per installare una serie di "pettini" meccanici che tolgono rami e immondizia dall'acqua. Si prosegue per la via Malcontenti,  e subito si arriva al primo "affaccio" sul canale, che è stato da poco restaurato. Il richiamo a scorci veneziani è lampante. Una leva sulla sinistra del muretto serviva a deviare l'acqua nelle cantine/opifici della zona.

Raggiungiamo Largo Caduti del Lavoro, dove al centro si trova il generatore idroelettrico del Cavaticcio che sfrutta il salto di 14 metri del canale per produrre in un anno 8.200.000 Kwh di energia elettrica. Installato nel 1994, è completamente sotterraneo. Arrivati in via Bovi Campeggi, sulla sinistra si nota un ponte: sotto rispunta il Cavaticcio, che qui si riunisce al ramo delle Moline e al torrente Aposa. Qui si trova il primo dei sostegni che permettevano la navigazione, detto della Bova. Si possono notare gli alloggiamenti per le porte, il ponte girevole e i relativi meccanismi. Proseguendo per qualche centinaio di metri si arriva al secondo sostegno, detto del Battiferro, e certo il più interessante. Qui un tempo avevano sede numerose attività industriali che traevano energia dal canale. Sulla sinistra del sostegno si nota una ciminiera mozzata: è l'area della prima importante centrale elettrica di Bologna. Inaugurata nel 1901, aveva quattro generatori a vapore e un quinto mosso da turbina idraulica che sfruttava il salto di tre metri del fiume. All'interno è tuttora installato l'alternatore della ditta Ganz di Budapest. Si prosegue lungo l'argine dove si trova il Museo del Patrimonio Industriale che espone modelli e plastici riguardanti l'inizio della rivoluzione industriale e lo sfruttamento dei canali. E’ sicuramente un interessante approfondimento di quanto si è visto in questo itinerario. Pranzo libero. Nel pomeriggio, proseguimento per Bologna e visita dei monumenti storici della città: Piazza Maggiore, San Petronio, Palazzo del Podestà, palazzo Comunale, Fontana di Nettuno, Torri Pendenti, S. Giacomo Maggiore, Palazzo Bevilacqua, S. Domenico e S. Francesco. Al termine, sistemazione in hotel nelle camere riservate. Cena e pernottamento.

2° giorno
Dopo la prima colazione, trasferimento a Modena e visita della città: l'itinerario ha inizio in Piazza Roma, la prima piazza centrale e di rilievo artistico dove si affaccia il seicentesco Palazzo Ducale, sede dell'Accademia militare. Proseguendo per Corso Duomo, si giunge a Piazza Duomo. Qui si erge la facciata della Cattedrale, uno dei massimi capolavori del romanico europeo sia per la struttura architettonica di Lanfranco, che per l'apparato scultoreo di Wiligelmo. Una volta usciti dalla Cattedrale, si prosegue per Via Lanfranco, ove si incontra la Torre Ghirlandina (la torre campanaria del Duomo simbolo della città). Al termine, visita al Palazzo Comunale, edificio composto da diversi fabbricati sorti nei vari secoli a partire dal medioevo e tutt'ora sede del Comune e alla Piazza Grande, cuore della vita modenese con la sua famosa "Pietra ringadora" (blocco in marmo rosa che veniva utilizzato per arringare il popolo).  Pranzo libero. Nel pomeriggio, proseguimento per Parma e visita della città: Palazzo Vescovile, Duomo, Battistero (il monumento più importante ed evoluto del Medioevo in Italia), San Giovanni Evangelista, Chiesa della Steccata, Palazzo della Pilotta (con il suo straordinario Teatro Farnese), Palazzo Ducale. Al termine, inizio del viaggio di ritorno con arrivo alla scuola previsto in serata.

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