Ravenna e Ferrara - Aglaia Viaggi

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Ravenna e Ferrara

Ravenna e Ferrara

1° giorno
Ritrovo dei partecipanti davanti alla scuola e partenza in pullman granturismo per  Ravenna. Visita alla Domus dei Tappeti di Pietra, un nuovo straordinario monumento, uno dei più importanti siti archeologici italiani scoperti negli ultimi decenni. La Domus in una sala sotterranea (situata a tre metri sotto livello della strada) conserva i meravigliosi mosaici di un grande palazzetto bizantino del V-VI sec. d.C. All’interno dell’ambiente espositivo si possono ammirare splendide pavimentazioni in mosaico decorate con elementi geometrici, floreali e figurativi ritenuti unici come nel caso della “Danza dei Geni delle Stagioni”, rarissima rappresentazione che mostra i geni danzare in cerchio, o come per la figura del “Buon Pastore” in una versione diversa dall’usuale rappresentazione cristiana. Si prosegue con la visita della Chiesa di San Nicolò, dedicata al vescovo di Myra patrono di Bari, che fu edificata a partire dalla seconda metà del duecento, unitamente all'annesso monastero, come sede ravennate dell'ordine degli eremiti agostiniani. Al termine, si potranno effettuare attività didattiche (con assistente) presso il laboratorio di Mosaico. Pranzo libero.

Nel pomeriggio, visita della città. Ravenna è stata tre volte capitale: dell’impero romano d’occidente, di Teodorico re dei Goti, dell’impero di Bisanzio in Europa.
La magnificenza di quel periodo ha lasciato a Ravenna una grande eredità di monumenti e di edifici religiosi decorati con mosaici. L’arte del mosaico non è nata a Ravenna, ma a Ravenna ha trovato la sua più ampia espressione. Qui è nata l’iconologia cristiana, un misto di simbolismo e realismo, di influenze romane e bizantine. Un esametro latino sulle pareti della Cappella Arcivescovile dice: “Aut lux hic nata est aut capta hic libera regnat” ovvero "O la luce è nata qui o, qui imprigionata, libera regna". A Ravenna si può passeggiare fra torri campanarie e chiostri monastici, passare dagli affreschi giotteschi di Santa Chiara all’abside barocca di Sant’Apollinare Nuovo. Ravenna è romana, gotica, bizantina ma anche medievale, veneziana ed infine moderna e contemporanea, civile ed ospitale, ricca di eventi e manifestazioni di prestigio internazionale. Visita della Basilica di S. Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Museo Nazionale, Duomo, Battistero Neoniano, S. Francesco, Tomba di Dante, S. Apollinare Nuovo, S. Maria in Porto, S. Giovanni Evangelista. Cena e pernottamento.

2° giorno
Dopo la prima colazione, trasferimento a Ferrara e visita libera della città: adagiata nella bassa pianura emiliana, Ferrara si presenta con l’atmosfera intatta del suo passato, armoniosamente sposata con quella del suo vivace presente. L’immagine più famosa è certamente quella del suo grande Rinascimento, l’epoca dello splendore della corte Estense, che ha lasciato ovunque segni incancellabili: nel colossale progetto dell’Addizione Erculea, negli imponenti cicli pittorici del Quattrocento e Cinquecento e nel Giudizio Universale del Bastianino. Dal 1995 il Centro storico di Ferrara è stato inserito dall'Unesco nella lista del patrimonio mondiale dell’Umanità quale mirabile esempio di città progettata nel Rinascimento che conserva il suo centro storico intatto. I canoni della pianificazione urbana che vi sono espressi ebbero una profonda influenza per lo sviluppo dell'urbanistica nei secoli seguenti. Visita della Cattedrale, Palazzo Comunale, Castello Estense, Palazzo Schifanoia, Palazzo dei Diamanti, Via Savonarola, Corso della Giovecca. Pranzo libero. Al termine, inizio del viaggio di ritorno con arrivo alla scuola previsto in serata.

Il Mausoleo di Galla Placidia

Il Mausoleo di Galla Placidia è un piccolo edificio a croce latina che, secondo la tradizione,  Galla Placidia, reggente dell'Impero Romano d'Occidente per il figlio Valentiniano III, avrebbe fatto costruire per sé, per il marito Costanzo III e per il fratello Onorio. L'interno è decorato sfarzosamente da un ciclo di mosaici che, sebbene periodicamente restaurato di secolo in secolo, oggi si presenta integro. La cupola è dominata dalla Croce in una volta di stelle su sfondo azzurro, mentre alle quattro estremità si trovano i simboli degli evangelisti. Le lunette della cupola presentano coppie di santi e di apostoli, con le braccia alzate in adorazione verso il centro ideale dell'edificio, la Croce.


Le tipologie del mosaico romano

OPUS SIGNINUM
Così denominato dalla calce di Segni, è costituito da tessere distanziate che creano disegni geometrici.
OPUS SEGMENTATUM
Per pavimenti, in cocciopesto e calce con lapilli e sassolini a formare disegni semplici.
OPUS TESSELLATUM
Cubetti grandi per fondi e disegni geometrici.
OPUS VERMICULATUM
Tessere più piccole e di varie forme per ottenere sfumature di colore.
OPUS SECTILE
Piccole lastre di pietre di colori diversi da utilizzare soprattutto in composizioni geometriche o campiture.
OPUS ALEXANDRINUM
Così chiamato dal nome dell’imperatore Alessandro Severo (222-235), sotto il cui regno questa tecnica si diffuse. Tarsia marmorea usata soprattutto nel Medioevo; elementi bianchi e neri su fondo rosso, oppure porfido rosso e serpentino verde.
OPUS MUSIVUM
Mosaico parietale in pasta vitrea.  

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